VI RADUNO INVERNALE
Quest’anno a rievocare il primo Raduno organizzato nel 2014 siamo tornati al primo amore, lo sci !
il ritrovo del venerdì sera, con accoglienza “al Santo” ospiti di Gianfranco, sfamati con i canederli fatti in casa dalla “marescialla” Viviana e accompagnati da della deliziosa selvaggina cucinata dalle sapienti mani di mamma Trevisiol, ci fornisce l’occasione per pianificare le giornata di sabato e domenica.
Per un disguido tecnico con il compattatore di trasmissione DTC-9/791 (cellulare scarico), perdiamo subito il paracadutista Bacco che non avendo le nostre coordinate, trovava bivacco di emergenza in mezzo al bosco in attesa dell’alba per il rendez-vous presso il ponte della Lizata.
La mattina del sabato come concordato, un gruppo sciatori si é diretto verso gli impianti di Alpe Lusia.
I restanti, coordinati da Gianfranco, hanno raggiunto il ponte della Lizata e hanno attrezzato le corde e le scalette per l’attività di discesa in corda doppia nella meravigliosa forra del Travignolo.
La sera, con l’imbrunire, si é creata l’occasione per la marcia sul terreno innevato, con meta Malga Venegia, dove il gestore ex paracadutista, ci ha accolto per la cena.
La domenica mattina, tutti a fare addestramento al vecchio ponte di sasso della Lizata .
Il paesaggio da favola scavato dal corso del Travignolo con la sua forra innevata e le cascate di ghiaccio, ci ha obbligato ad una serie infinita di foto ricordo sul letto del torrente. infinita sarà anche la risalita sulla scaletta a pioli per poter uscire dalla forra e poter ritornare al campo base per il meritato rancio, preparato dalle esperte mani del nostro cuoco Roberto Boschi.
Il pranzo ha avuto termine con una sorpresa, l’unica torta agli scampi albini in crosta di sale con tanto di candela da spegnere, per festeggiare il compleanno del mitico Boraso.
Riordinato e pulito il bivacco, il momento del commiato si stava avvicinando, non prima di aver fatto l’ultimo brindisi a questo meraviglioso gruppo, presso lo Sporting Center di Predazzo sede dell’ANPd’I Fiemme e Fassa.
Stefano